- La tavola è fondamentale, centro di gravità permanente delle abitudini e delle feste del buon russo. I russi invitano, vanno vengono e s'imbucano alle tavole di tutti. Rifiutare un invito a pranzo è come sputare nei loro piatti, pisciare sulla moquette e lanciare il gatto - o l'orso - dalla finestra tutto in una volta.
- A tavola non si beve acqua, ma vodka, un pozzo di vodka. Prima, quando vengono serviti gli antipasti, durante, con le zuppe e le minestre, e dopo, col caffé. E meglio se alla fine ci si ricorda di stramazzare fradici, è segno d'aver gradito il banchetto.
Ecco perché un turista che appoggia il piede sulla santissima madrepatria russa deve essere in grado di stare a tavola, e pronunciare le sue prime parole russe con bocca impastata ma sicura.
Ma prima meglio presentarsi: trovate una brava babushka, una nonnina, preferibilmente carica di spesa, appurate che non sia di palese stampo nostalgico-sovietico - quelle vi menano anche - e buttate lì in scioltezza:
добрий день! Buongiorno!
Меня зовут... Mi chiamo...
я бедный итальянец студент. Sono un povero studente italiano.
Не подскажете ли, пригласить меня но обед? Sarebbe così gentile da invitarmi a pranzo?
Se la babushka vi risponde una cosa del genere:
Кто не работает, тот не ест. Chi non lavora, non mangia.
Ringraziate, salutate e andate al MacDonald's.
Cпасибо, до свидания! Grazie, arrivederci!
Ma se clamorosamente la simpatica vecchietta accetta, allora dovrete essere ospiti irreprensibili, e prepararvi a una striscia apocalittica di brindisi: eccone alcuni che potreste sentire, e ripetere, ad ogni sorso di vodka vino o kvas - una birra leggera a base di segale -
За здоровье! Alla salute!
За встречу! All'incontro!
За любовь! All'amore!
E se ad un tratto vi sembrerà di sentire l'alito d'un orso sul collo, lo strimpellio d'una balalayka nell'emisfero sinistro, oppure semplicemente crederete d'aver sentito i commensali parlare bene di Putin, allora è il caso che passiate al succo di frutta!
Ricordate di non sedere mai all'angolo di una tavolata - o non vi sposerete mai- e di non appoggiare le bottiglie vuote sul tavolo, che vanno posate per terra. Queste mosse attirano la sfiga, ma potrete sempre rimediare: rompere i bicchieri porta fortuna.
Ok, se avete seguito le istruzioni molto probabilmente
siete sopravvissuti ad un pranzo russo: ora non vi resta che chiedere alla babushka la mano della nipote, scappare quando tutti si saranno addormentati e tornare ogni Natale, che i russi festeggiano il 7 gennaio, per essere accolti come eroi che hanno fatto fortuna lontano dalla madrepatria.
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