Maturità

venerdì 4 settembre 2015

Qualcuno là fuori sta leggendo il mio libro

Sì, lo sento, riesco a fiutare il suo odore! Qualcuno, davvero, sta sfogliando le pagine del mio delirio onirico. Magari solo una, o forse due, massimo tre alla volta, ma lo sta facendo. Quel tizio, quella casalinga, quel pischello, quel tossico mi ha dato fiducia. E' la cosa più felice e patetica che si possa ottenere da un venerdì pomeriggio di settembre. Felice perché...è come se un gigantesco pollice s'alzasse al ritmo dei tuoi pensieri...patetico, perché è una fottuta, una sola, copia. Una copia venduta, ma tant'è. Non era quello che volevo. Come, non volevi vendere, fare soldi? Esatto.
Fare soldi con un misero ebook, autopubblicato con copertina artigianale, è impossibile. 
E io non assomiglio per niente ad una donna matura ed insoddisfatta, convinta che il gatto abbia nove code e le cravatte cinquanta sfumature...Spiacente di avervi svegliati! Allora...perché?
Perché non ti sei tenuto stretto le tue turbe, perché non ne hai parlato con uno in giacca di tweed, perché non le hai espresse ad alta voce durante la colazione del Mulino Bianco?

Perché non volevo essere interrotto. 
E certi pensieri, certi sinuosi progetti di congiura, certi pericolosi schizzi controcorrente...suonano meglio 
nella tua testa
che detti ad alta voce.
E poi, perché volevo, dovevo ricordare.
Oggi dovevo ad ogni costo prendere l'ultimo treno al binario 1 della stazione di B. Centrale, e ho corso, ho corso così forte che tanta gente mi ha scambiato per un idiota. Ma io non potevo correre, il mio ginocchio è rotto. Me lo sono dimenticato. Per questo scrivo. 
Perché resti.




Have a nice trip!

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