Maturità

martedì 15 dicembre 2015

Maturità...McPollastre parte quarta

Unghie viola lunghe mezzo metro che cercano di ghermirlo – Freddy Krueger vuole stuprarlo in un cesso del Mac. Ma dove cazzo è la gelosia coniugale quando serve? È così schizzata che avrà sbranato la dolce metà. Carlo si spalma sul muro alle sue spalle, Fiordiloto produce risucchi leggermente meno piacevoli delle unghie sulla lavagna. Lo sfondo romantico, essere l’oggetto del desiderio di un incrocio tra un incubo e una lavanda gastrica, o forse un meccanismo di sopravvivenza sotto la minaccia della castrazione, Carlo non lo sa, ma non ha dubbi.
Sta venendo.

Il tacco di Fiordiloto resiste ancora agli assalti della pantera, e Carlo può disperatamente tentare di rilassarsi, isolare il dolore e aspettare, aspettare che tanti e veloci figli mancati irrompano nella bocca della ragazza che gli ha appena offerto l’atto orale più furioso di sempre. Ma non ha considerato quanto stronza possa essere una che compie una simile impresa. La pressione pneumatica cala, la schiena si inarca come quella di una ginnasta con la scoliosi, un urlo fa impazzire la maionese nelle bustine sui vassoi al piano di sotto.
L’ha anticipato. È venuta. No.
È svenuta. Solo stanchezza, lo sforzo mandibolare sovraumano l’avrà fatta crollare ai suoi piedi.
È solo per togliersi il dubbio, Carlo si china per cogliere un respiro sotto i capelli biondi.
Si accorge troppo tardi che il muscolo del polpaccio è disteso, il tacco non blocca più la porta.
Alla regina senza pietà della giungla non serve altro. Carlo ha solo un sentore di unghie viola, e la porta sbatte come un gong
sui rimpianti di un coito interrotto.
 

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